Quando si parla di massimo importo finanziabile con una Cessione del Quinto tale valore si esprime in termini di montante lordo dell’operazione. Il montante altro non è che l’importo restituito dal cliente al termine del finanziamento. Una cessione con rata di 200 euro e durata 120 mesi (dieci anni) avrà un montante lordo di 24.000 euro (200 x 120).
La somma che viene erogata al cliente viene detta “netto ricavo” ed è pari al montante meno le spese del finanziamento.
In genere il massimo importo finanziabile è stabilito dalle compagnie di Assicurazione e varia da prodotto a prodotto: nella maggior parte dei casi, per Dipendenti Pubblici/Statali e Pensionati, è pari ad 80.000 euro.
Una regola generale presuppone, comunque, che per operazioni con un montante lordo superiore a 50.000 euro sia necessario l’RVM (Rapporto visita medica), ovvero un certificato compilato dal medico di base che attesti le condizioni di salute del cliente. Per importi lordi inferiori a 50.000 euro è sufficiente una autodichiarazione del cliente circa il suo stato di buona salute.
Per i Pensionati vale una ulteriore regola: se alla scadenza della Cessione del Quinto il cedente ha più di 80 anni è sempre richiesto RVM. Tale certificato è sempre richiesto in caso di pensioni di invalidità definitive.
Per quanto riguarda i Dipendenti Privati, l’importo massimo finanziabile è sempre commisurato al TFR accantonato dal dipendente. Tale valore si moltiplica per un coefficiente che indica la solidità dell’Azienda da cui dipende il cliente (un valore che va da 2 a 7). Il risultato di questa moltiplicazione indica anche il montante massimo finanziabile.
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